LUMINOUS BRAND SOUL

BIOGRAPHY COMPANIES

     
L Arena, dicembre 2017 Suspension, reti al vento create da Lisa Borgiani    
Suspension dell’artista veronese Lisa Borgiani ha accompagnato in autunno la piéce «La Tempesta nello specchio» al Belfort Theatre Campus di Piuro, in provincia di Sondrio, per la regia di Luca Micheletti, e ora, fino al 15 gennaio, si trova nella ditta Marmi Due Ci di Rivoli Veronese. Concepita come intreccio, magia e mistero, l’opera, come spiega la curatrice Chiara Gattamelata, fungeva da scenografia alla rappresentazione teatrale inserita tra le rovine di Piuro, narrando un difficile percorso affrontato dai protagonisti. A Rivoli Veronese lo spazio naturale aiuta le ambizioni dell’artista. Il vento qui è particolarmente forte ed è capace di squassare con forza le reti sospese. Grazie al vento, un elemento della natura esterno all’uomo che riesce a muovere le reti, si crea una tempesta fisica che trasporta verso quella emotiva. Lo sconvolgimento, il moto, lo scuotere delle reti passa dagli occhi alla nostra anima per farci riflettere sulla continua possibilità di cambiamento che può avvenire nel nostro quotidiano.
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November 2017 ARTEiN    
THE OTHER COVER STORY [PAOLO MAGRI]
ELASTIC SPIRALS IN LISA BORGIANI UNIVERSE
Those Dancing Springs

Initial images turned into objects that move in the world

THEY CONVERSE WITH ARCHITECTURES, INTERACT WITH THE WIND, EMIT SOUNDS THAT INVOLVE THE SENSES

THE ALL-ENCOMPASSING ARCHETYPE OF THE SPIRAL HINTS TO THE METAPHOR OF THE WORLD AND MAN, AND OF YESTERDAY AND TODAY

They dance at the rustle of the wind; they whirl around like dancers; they reflect the light of their plastic and paper armours. You can find them under a rock, a building or a bridge, or hanging from the ceiling. They are Lisa Borgiani spirals that release energy, highly scenographic gestures in space.

Lisa Borgiani (lisaborgiani.com), born in Verona in 1979 but living in Milan, began this journey in 2015, when she received a sample of springs and immediately thought that their plastic, dynamic shape required some study. Her initial approach to the object photographical and pictorial led to the creation of works such as Piscina (di) molle, Beaubourg (di) molle, Ponte (di) molle.

It was the Brooklyn bridge, supported by springs, that inspired the next stage: the materialization into real architectures. Springs are now giant, and images are now real objects that interact with the wind, move around and emit sounds. A graphic journey turned spatial, a work involving all our senses.
Lisa Borgiani poetics started from architecture and arrived to the representation of travels and the self-portrait; it is now embodied into an all-encompassing shape, that of the spiral, that represents the inside and the outside, the over and the below, the before and the after, movement and inertia, all at the same time.
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March 2015_ Branded Art, Bostoniano    
Italian artist Lisa Borgiani was recently hired by Cambridge-based CliniWorks to come up with a visual inspiration for the technology company.
Mixing photography and painting, the Verona native captured the company's core mission of digitizing clinical records by creating strings of data that weave into a spiraling tunnel. "It all comes to form a circle, the symbol of life", said Borgiani.
A few years back, the artist launched her "Luminous Brand Soul" project, in which she tries to encapsulate a company in a work of art.
For more on Borgiani and her works, visit www.lisaborgiani.com
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L'Arena, 1 dicembre 2014 Fa sposare l'arte e le aziende interpretando i loro simboli    
Una conchiglia di luce con spirali di numeri per una ditta informatica

Una conchiglia di luce che si dipana con dei numeri binari.
E' il singolare logo per un'azienda americana di Boston, specializzata nell'informatizzazione delle cartelle cliniche dei pazienti, ideato da Lisa Borgiani, fotografa ed artista veronese emergente di 35 anni che ha nel suo curriculum una nutrita serie di partecipazioni a mostre e a performance artistiche, quasi sempre sui temi della luce e delle citta', in Italia e all'estero.
Qualche anno fa, in collaborazione con il professor Carlo Pelanda, ha dato vita ad un nuovo filone, quello di catturare "l'anima" delle imprese.
"Luminous Brand Soul", spiega Lisa Borgiani, "vuole illuminare, portare alla luce la storia, i valori, la missione di un'azienda attraverso l'arte e la sua ricerca. Inizio con lo studio della storia dell'azienda, i loro progetti e i loro sogni per poi passare alla parte creativa.
L'idea e' quella di rappresentare questi elementi in una o piu' immagini che elaboro nella mia fantasia, cercando di illuminare i lati piu' nascosti di un'impresa.
Gia' diverse sono state le aziende italiane che hanno voluto portare su tela la loro identita' e recentemente l'azienda hi-tech israeliana CliniWorks, con sede anche a Boston, ha commissionato all'artista un'opera che rappresentasse i suoi valori. CliniWorks, aggiunge Lisa Borgiani, "e' uno degli esempi di successo, del sogno americano, ancora vivo". Nata a Tel Aviv ha portato negli Stati Uniti la sua raffinata tecnologia di digitalizzazione dati clinici dei pazienti attraverso una nuova piattaforma che accelera e semplifica le opportunita' di ricerca clinica sui pazienti e le prestazioni ospedaliere. Nel 2011 ha ricevuto un prestigioso riconoscimento nell'ambito del Premio Best Practices del Mondo BIO-IT".
Lisa Borgiani, dopo diversi mesi di lavoro (via skype) con il manager dell'azienda, Nitzan Sneh, fondatore con Udi Meirav di Cliniworks, e' partita per creare direttamente sul posto la sua opera che descrive e rappresenta il processo di digitalizzazione dei dati attraverso un tunnel di numeri che, insieme alla struttura a forma di genetica, compone un cerchio, simbolo del ciclo della vita.
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novembre 2012: Lisa Borgiani interpreta l'anima di CCPL    
Intervista alla fotopittrice Lisa Borgiani, autrice delle opere CCPL Soul 1 (omaggio a Leger) e CCPL Soul 2 (omaggio a Leger). L'artista presenta il progetto Luminous Brand Soul, teso a valorizzare le caratteristiche e l'anima delle aziende attraverso opere che raccontano la sua storia e i suoi valori.
Nata a Verona nel 1979, Lisa Borgiani a vent'anni si trasferisce in Irlanda e inizia ad approfondire la sua passione per la fotografia paesaggistica. Dopo due anni rientra in Italia e si specializza nella fotografia in bianco e nero, sviluppo e stampa. Si appassiona al reportage e lavora su due progetti in Bosnia e Sud America. Entra in contatto con associazioni culturali, gallerie d'arte e curatori a cui presenta i primi progetti: Sarajevo (2003), Il tempo qui non ha tempo (Memoriale di Berlino 2004), new Punk generation (Colonia 2005-2009), Red in the cage (Verona 2006). Nel 2005 inizia la collaborazione con il pittore Massimo Nidini; insieme realizzano opere fotopittoriche a quattro mani ed espongono in gallerie e fiere d'arte internazionali.






     
Assimp Informa_aprile 2012: L'artista Borgiani coglie l'anima delle aziende    
Conosciuta per l'innovazione della fotopittura, la fotografa lancia ora un nuovo progetto. "Luminous Brand Soul" rappresenta in sette bozzetti la storia imprenditoriale di un marchio.
C'e' un modo per racchiudere un'intera azienda in una immagine. E' la possibilita' di "raccontare l'anima aziendale attraverso un'opera artistica che sintetizza una storia imprenditoriale. L'idea e' venuta a Lisa Borgiani, giovane artista veronese, che ha gia' prodotto il primo prototipo per la societa' vicentina specializzata in fibre ottiche. Il progetto si chiama infatti "Luminous Brand Soul", ed e' esattamente la traduzione della novita' targata Borgiani. Del resto, la pittrice si era gia' fatta notare nel panorama cittadino e internazionale per un'altra innovazione: la fotopittura. Insieme con il collega Massimo Nidini, recentemente scomparso, hanno lanciato questa nuova espressione artistica, che mescola la fotografia e la pittura. E adesso con il "Luminous Brand Soul" avviene la stessa cosa. Attraverso la creazione di sette opere fotopittoriche, l'artista rappresenta artisticamente "l'anima" aziendale, che significa la storia, i valori, l'identita' e la missione.
"L'intuizione che ho avuto insieme all'economista Carlo Pelanda e' partita dal concetto che alla base di ogni avventura imprenditoriale c'e' sempre un sogno che si vuole realizzare" - ha spiegato l'artista. "Perche' allora non dare forma artistica al sogno, che per sua natura e' immateriale cosi' come l'anima che deriva dal greco "anemo", e cioe' soffio, vento. La metodologia di lavoro ha dato ragione a questa intuizione, infatti parlando con il fondatore dell'azienda ne emerge un racconto che mi coinvolge al punto da far scaturire l'idea artistica. Quella idea racchiude tutti gli elementi della storia aziendale. Si tratta di un pensiero forte in questo momento di debolezza generale".

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